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ADDETTO o TECNICO SICUREZZA LASER

Le definizioni di Tecnico addetto Sicurezza Laser ASL e TSL sono indicate nella Guida della Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione (C.I.I.P.) in collaborazione col Coordinamento Interregionale Sicurezza e Salute Luoghi di Lavoro “PROFILI PROFESSIONALI DEL VALUTATORE RADIAZIONI OTTICHE”, pubblicata il 21 maggio 2020.

Il D.Lgs. n. 81/2008 indica, in merito alla valutazione dei rischi da Agenti Fisici, che deve essere effettuata da “personale qualificato” (Art. 181, co. 2 del D.Lgs n. 81/2008 e smi) e tale requisito è ulteriormente richiamato dalle linee guida INAIL / ISS Indicazioni operative protezione agenti fisici luoghi di lavoro (Coordinamento Tecnico per la sicurezza nei luoghi di lavoro delle Regioni e delle Province autonome), nonché nelle norme di Buona Tecnica CEI e IEC.

A livello internazionale (norma IEC 60825-1) e nazionale (norma CEI EN 60825-1) viene definita la figura del “Laser Safety Officer” (LSO) come “persona che possiede le conoscenze necessarie per valutare e controllare i rischi causati dai laser e ha la responsabilità di supervisione sul controllo di questi rischi”, ma senza dettagliare quali siano i compiti e le responsabilità specifici. Recentemente, il CENELEC ha emanato una guida (CLC/TR 50448) nella quale vengono in modo più dettagliato individuati i livelli di competenza del “Laser Safety Officer” il cui compito è di assicurare che siano predisposti adeguati controlli per minimizzare i rischi derivanti dall’uso di apparecchiature laser e che vengano effettuate regolari monitoraggi, tenendone registrazione dei pericoli e dell’efficacia delle misure di controllo.
Nella Guida della Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione (C.I.I.P.) sono definiti, in particolare due ambiti applicativi:

  • Nel medicale si avrà come riferimento la IEC/TR 60825-8 (CEI 76-6) e si parlerà dell’Addetto Sicurezza Laser (ASL);
  • Nell’ industriale si avrà la CEI EN 60825-1 (CEI 76-2) e si parlerà del Tecnico Sicurezza Laser (TSL)

Le aziende che hanno Laser in Classe 3 e 4 hanno “l’obbligo” di nominare un ASL/TSL.

BREVE INFORMATIVA SULLE CLASSI DEI LASER E SUI RELATIVI RISCHI

  • CLASSE 1
    Sorgenti di bassa potenza, intrinsecamente sicure anche per una lunga esposizione al fascio.
    NOTA: Possibile abbagliamento temporaneo
  • CLASSE 1M
    Sono sicuri per condizioni ragionevolmente prevedibili, ma possono risultare pericolosi se l’utilizzatore impiega ottiche per la visione del fascio
  • CLASSE 2
    Non sono intrinsecamente sicuri, ma essendo solo nel range del visibile (380-780nm), la protezione dell’occhio è assicurata dal “riflesso palpebrale”. Rimane comunque presente il rischio di abbagliamento/accecamento. È bene evitare di guardare il fascio.
  • CLASSE 2M
    Non sono intrinsecamente sicuri, ma essendo solo nel range del visibile (380-780nm), la protezione dell’occhio è assicurata dal “riflesso palpebrale”. Possono risultare particolarmente pericolosi se l’utilizzatore impiega ottiche per la visione del fascio.
  • CLASSE 3R
    Visione del fascio potenzialmente pericolosa.
  • CLASSE 3B
    La visione del fascio diretto, ma anche accidentale e/o riflessa, è sempre pericolosa. È meglio verificare tramite apposite valutazioni l’intensità della radiazione diffusa.
  • CLASSE 4
    Esposizione sempre pericolosa, sia alla radiazione diretta, sia a quella riflessa che a quella diffusa, con o senza strumenti ottici. Sono pericolosi per occhio e pelle.

REQUISITI DI NOMINA DEL TSL (Ambito Industriale) / ASL (Ambito Sanitario)

I riferimenti legislativi vanno ricercati tanto nell’art.32 quanto nell’art. 181 del DLgs.81/2008 ove si afferma che il personale qualificato deve avere specifiche conoscenze in materia di rischi da agenti fisici. In questo contesto la dicitura “personale qualificato” definisce correntemente un operatore che abbia sostenuto un corso di qualificazione conclusosi con una valutazione positiva e documentabile dell’apprendimento.

  • Presenza di LASER di classe 3R – 3B – 4.
  • Nomina del TSL/ASL. Anche in presenza di laser di classe 1M e 2M, in modo da averne garantita e certificata la sicurezza di utilizzo.
  • Presenza di apparecchiature LASER SENZA MARCATURA / ETICHETTATURA
  • Presenza di apparecchiature LASER
    precauzionalmente, il TSL ne valuta e convalida i rischi e l’utilizzo, garantendo la sicurezza dei lavoratori in ogni situazione.

COMPETENZE E I COMPITI DEL TSL

  • Censimento di tutte le sorgenti e sistemi laser all’interno dell’azienda comprensivo della raccolta dei dati tecnici relativi e/o della richiesta degli stessi al produttore/fornitore tramite l’Azienda;
  • Valutazione e calcolo dei valori limite di esposizione ed i LEA, in conformità con le norme vigenti;
  • Valutazione e calcolo della Distanza Nominale di Rischio Oculare (DNRO);
  • Valutazione e delimitazione della Zona Laser Controllata (ZLC);
  • Definizione ed applicazione della corretta segnaletica (Pittogrammi, Luminosa, Sonora);
  • Calcolo e scelta dei DPI corretti secondo le norme UNI EN 207 e 208 e verifica dell’eventuale marcatura apposta su vetri o tende secondo la norma CEI-EN 60825-4;
  • Stesura della Procedura Operativa di Sicurezza (POS) in conformità con la norma CEI 76-6;
  • Verifica periodica dello stato dei DPI e dello stato delle sicurezze dei sistemi laser;
  • Verifica periodica del mantenimento ed esecuzione della POS;
    Una riunione annua.

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